facciamo un gioco, un gioco piccolino.
il gioco ha un obiettivo, ma non è quello che può sembrartial primo colpo. non serve per farti sentire in colpa, ma per empatizzare. è una specie di lista (parziale, parzialissima) di esperienze altre, giusto per aiutarci a fare due conti e capire perché in questi giorni ci sono persone che magari non fanno quello che viene ordinato dal governo ma per questo non sono cattive, sono solo diverse da te, hanno bisogni o necessità (e non sfizi) che non sono stati considerati.
il gioco si chiama “qual è il tuo privilegio?”, dove “privilegio” è il termine centrale: la quarantena ha fotografato una situazione ben precisa, dividendo in modo netto chi ha potuto o meno avere un certo tipo di certezze, di sicurezze a cui appoggiarsi in questi giorni, e chi no. e per quanto ci farebbe piacere pensare che siano tutte merito nostro, la fetta maggiore di ciò che abbiamo viene dalla famiglia di origine, da dove siamo nati, dalle persone che abbiamo incontrato o anche solo dalla fortuna.
(la lista è in espansione, commenta e suggerisci pure)
(avevo il bisogno di inserire anche delle cavolate, perché non sto più reggendo l’atmosfera pesante di queste giornate)
1) ho una casa di proprietà +3
2) ho una casa +2
3) non è un monolocale o uno spazio piccolo condiviso con tante persone +2
4) ho un giardino/terrazzo per prendere un po’ di aria +2
5) né io né le persone con cui vivo dobbiamo uscire per lavorare +3
6) non ho vicini che fanno un casino immenso +1
7) ho un lavoro a tempo indeterminato con smart working +3
8) ho un lavoro a tempo indeterminato +2
9) il mio lavoro mi piace +3
10) vivo solu, e mi sta bene +3
11) vivo con chi amo, e stiamo bene assieme +2
12) ho dellu figliu e non sembrano possedutu dal demonio +2
12 bis) i miei vicini hanno dellu figliu, e non sembrano possedutu dal demonio +1
13) ho strumenti per comunicare con le persone care, distanti +2
14) le persone a cui tengo stanno bene +3
15) sono giovane e in salute +3
16) non soffro di disturbi d’ansia, depressione, o altri disturbi mentali +3
17) non ho problemi di salute che potrebbero incasinarsi col Covid19 +3
18) la mia mobilità non è compromessa +3
19) ho dei risparmi +3
20) ho avuto tempo libero negli anni per sviluppare delle passioni, e posso viverle anche in casa +2
21) vivo in una città con tutti i servizi +3
22) non mi è complicato procurarmi del cibo +3
23) non sono in un luogo isolato dal mondo +2
24) ho un mezzo privato per spostarmi, o i mezzi pubblici sono frequenti +2
25) non dipendevo già da prima da qualcuno per le mie scelte +3
26) ho una formazione tecnologica sufficiente per sentirmi meno isolatu, per informarmi in modo corretto +2
27) la mia etnia non mi rende oggetto di discriminazioni +3
28) la mia sessualità non mi rende oggetto di discriminazioni +3
29) non sono in Confindustria (e quindi posso guardarmi allo specchio e volermi bene) +3
30) ho un cane (che in queste giornate è un vero e proprio bonus) +3
31) non ho bisogno di vicinanza fisica per tenere a bada il mio cervello +3
32) so decidere cosa mi fa o non mi fa bene +2
33) non soffro di dipendenze +3
34) non ho avuto problemi di dipendenze, e ora non devo temere che possano tornare +3
35) non mi fanno paura le forze dell’ordine +3
36) ancora non trovo Conte sexy +1
37) la mia passione per gli horror mi aveva già preparato a tutto questo +2
38) ho vicino delle strutture sanitarie adeguate (LOL, il SSN è stato smantellato da politiche neolib trasversali) +0
39) so difendermi dal sempre più forte controllo tecnologico +2
risultato:
quale che sia il risultato, prova a pensare a come puoi mettere i tuoi privilegi a disposizione di chi non ne ha. anche cominciando con il difendere le loro posizioni su social che sono diventati aggressivi e violenti, raccontare le loro storie. dare voce a chi non l’ha, pretendere soluzioni per loro è la cosa migliore che tu possa fare in queste assurde giornate.
(i numeri li ho messi più o meno a caso)